2.11.2013

il pane e i denti

Vecchi tempi Quando passo davanti a questi vecchi edifici pubblici, che ancora oggi ospitano scuole  medie o superiori, per quanto ormai vecchi e per certi versi anche un pò fatiscenti, mi ricordano un periodo della mia vita ormai concluso, un periodo che quasi tutti nel mio paese hanno vissuto e molti -son sicuro- anche dimenticato. Un periodo in cui non avevo ancora la maturità necessaria per apprendere a pieno quello che volevo dalla vita, un periodo in cui non ero ancora pronto per dare alla vita il mio personale senso e scopo... Eppure mi rendo conto che allora di tempo ne avevo in abbondanza, perchè alle 13 di ogni giorno ero già libero e se solo avessi saputo con chiarezza che fare di tutte quelle ore di libertà forse oggi sarei una persona diversa.
Il tempo in cui vivo oggi, l'Era in cui mi muovo, invece è quella in cui ho acquisito quella maturità, quella consapevolezza, necessaria per sapere come sfruttare a dovere il proprio tempo...ma di contro è anche quella dove di tempo, materialmente, ce nè sempre meno per seguire tutti i miei interessi e tutte le cose che mi fanno sentire realmente vivo.
Quando hai tanto tempo non sai che fartene, quando ne hai poco ti mangi le mani per tutte le cose che ci faresti...C'è chi ha il pane e non i denti, giusto? Purtroppo questo è l'ennesimo fattore che 'va al contrario' nella società in cui vivo.
Penso a me, vent'anni prima, varcare una porta come questa con quella mia cartella coloratissima, della Seven,  pesante e carica di libri inutili. Gli stessi libri che avrebbero dovuto fare la ricchezza della mia mente ma che col senno di poi considero alquanto neutrali per la mia crescita, anzi penso che alla fine alcuni di essi mi abbiano fatto addirittura male. Non male quanto mi hanno fatto alla schiena nel portarmeli dietro per mezza città tra un bus e l'altro, si intende...ma insomma...male. Tutto molto standard, tutto molto basico. Non era e non è un ambiente dove una mente può crescere libera, creativa e senza preconcetti.
Fortunatamente sono sempre stato un'autodidatta, e come diceva Mark Twain:
Non ho mai permesso che la scuola interferisse con la mia educazione
Ho sempre preso dalla scuola solo quello che poteva darmi di concreto: le basi.
Tutto il resto mi è piaciuto scoprirlo da me..Ma la cosa più bella e rassicurante è che sono ancora all'inizio!

2.02.2013

Verucchio - San Marino

Verucchio è un piccolo borgo medioevale nel Riminese: lo raggiungiamo in pochissimo tempo partendo da Santarcangelo, usandolo come tappa intermedia prima di raggiungere San Marino, che da qui dista solo 8km ...Nella foto qui sotto infatti potete ammirare la sua silouette vista da Verucchio:


Attraversiamo in auto un intrico di stradine acciottolate sempre più strette che salgono fino a raggiungere il parcheggio posto direttamente affianco alla Rocca Malatestiana. Questa antica fortificazione (stimata 1144) è anche conosciuta come ‘culla dei Malatesta’ per aver dato i natali al terribile Mastin Vecchio, citato anche da Dante nella Divina Commedia (“E 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio, / che fecer di Montagna il mal governo, / là dove soglion fan d'i denti succhio”).
Ci avviciniamo all’entrata, paghiamo il biglietto (4 euro circa)...


... e ci ritroviamo in una bella corte esterna dalla quale si ha un panorama che spazia fino all’Adriatico da una parte, mentre dall’altra si affaccia sui fantastici tetti del borgo di Verucchio e sulle colline Romagnole, sino al Montefeltro. La stessa vista, solo più rialzata e a 360°, l’abbiamo ammirata insieme al vento gelido di Gennaio risalendo la Rocca sino al tetto, tramite ripide scale interne. 








Al pianterreno, in una enorme sala, è invece presente una mostra di armature dell’epoca ed una grande parete su cui è riprodotto l’albero genealogico dei Malatesta.


Resistiamo il giusto visto il sole che cala ed il vento è sempre più forte e gelato. Qualche foto, una fumata e siamo di nuovo in auto verso San Marino. Nel breve tragitto siamo d’accordo nell’affermare che abbiamo fatto bene a fare queste due tappe alternative.


A San Marino fa ancora più freddo. Siamo più in alto e qui la neve, non ancora del tutto sciolta, imbianca sofficemente edifici e monumenti. Faccio poche foto sfruttando l'ultima luce naturale a mia disposizione. Andiamo un pò per negozi, incontriamo per caso altri amici ‘in gita’ e ci facciamo un thé per riscaldarci prima di tornare a casa.